Pagamento concessioni cimiteriali a rate, il Consiglio comunale dice sì. Esitati tutti gli altri punti all’ordine del giorno

Importante votazione del consiglio comunale che ha approvato la modifica del regolamento comunale per le concessioni cimiteriali che era stata proposta dal gruppo di Forza Italia e formalmente dall’assessore al ramo, Maurizio Capone, in riscontro alle richieste di cittadini che chiedevano di poter rateizzare il pagamento per concessioni cimiteriali, stante le difficoltà economiche in cui essi in atto molti versano per tutta una serie di ragioni. L’Aula ha detto sì con 14 voti favorevoli e 2 astenuti (Amato Antonino e Foti Antonio) prevedendo così la possibilità di rateizzare le concessioni cimiteriali in 12 rate mensili con il pagamento degli interessi legali. Un provvedimento finalizzato – come ha sottolineato anche il sindaco Pippo Midili – ad equiparare anche i pagamenti rateizzati per tutti i contributi dovuti al Comune, mentre per Mario Sindoni si andava anche incontro ai bisogni di tanta gente.

Il capogruppo di Forza Italia, Santino Saraò ha voluto ringraziare a nome di tutto il gruppo l’Amministrazione, l’assessore Capone e i consiglieri comunali per la sensibilità dimostrata ad accogliere una richiesta giunta da molti cittadini.

L’Aula, dopo aver ratificato anche un’altra delibera di giunta riguardante variazione d’urgenza al bilancio di previsione finanziario 2022/2024 –articolo 175, comma 4, D.Lgs. n.267/2000, ha affrontato gli altri argomenti iscritti all’ordine del giorno e ancora inevasi. Si trattava di due interrogazioni del consigliere Foti: una riguardante la situazione della discarica di ponente e l’iter della bonifica, l’altra il mosaico ellenistico romano dell’ex Convento di San Francesco.
Sulla discarica, il sindaco Midili ha riferito “di scontro, più che confronto”, con i deputati nazionali, riscontrando che il sito della discarica è stato praticamente dimenticato come dimostra il mancato inserimento tra i siti orfani. Questo perché –ha aggiunto il Sindaco- il territorio non ha rappresentanza politica nazionale e perché non si capisce come siano stati considerati siti orfani aree che nulla hanno a che vedere con lo spirito e la declaratoria del provvedimento, trattandosi di discariche autorizzate. Riferendosi a una interrogazione dell’onorevole Villarosa, citata dall’interrogante, il sindaco dice di attendere risposta dal Ministro per la transizione ecologica,  Cingolani. Ricorda comunque che dell’area in questione c’è un inserimento, sia nella richiesta di stato di calamità naturale della regione, sia in quello di emergenza riconosciuto dallo Stato che destinò 2 milioni per i primi interventi da effettuare nelle zone alluvionate del dicembre 2018 e per la discarica di ponente, dando mandato al Commissario. Ma sino ad ora ci si è limitati ad interventi ordinari. Per tale ragione Midili ha anche detto che sta cercando di intercettare altre fonti di finanziamento, per cui è stato dato mandato per una progettualità di recupero dell’area,  Condivisa la risposta del sindaco, Antonio Foti ritiene che la deputazione debba fare un chiarimento per la città, e intanto ha invitato il presidente del consiglio Alessandro Oliva a mantenere alta l’attenzione sul problema, magari effettuando un consiglio comunale straordinario aperto con la presenza della deputazione regionale.

Passando all’altra interrogazione illustrata da Foti, il sindaco l’ha invitato a leggere una nota in risposta ad una sua precedente interrogazione del 2019 che ha fatto emergere lo stato di vetustà e degrado in cui versa la struttura, al cui interno c’è il mosaico oggetto dell’interrogazione. Una struttura fatiscente che versa in condizioni che non consentono di parlare di una sua prossima utilizzazione –ha detto Midili-, ritenendo impossibile assumersi responsabilità per una problematica che interessa una situazione alquanto critica. Pertanto, ha comunicato di avere invitato gli uffici a studiare una soluzione perché la struttura si possa recuperare, con l’intenzione di potere utilizzare così la parte destinata a mosaico entro la fine del 2024. Intervento –ha aggiunto- che, in assenza di finanziamento, potrebbe legittimare l’accensione di un mutuo, considerato che si tratterebbe di un intervento per valorizzare un bene finalizzato a catalizzare interesse sotto il profilo turistico e culturale e che rientra poi nell’ottica dell’amministrazione il cui programma politico di “rigenerazione urbana” prevede il recupero dell’esistente.

 

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